* Le antiche Fornaci per la produzione della calce a Cogoleto *
 

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L'attività delle fornaci da calce e documentata in Cogoleto già a partire dal XV secolo, ma certo la produzione di calcina doveva avere una lunga tradizione precedente. Grazie alla calce proveniente da Cogoleto Genova avrebbe infatti costruito le mura del XII secolo, ovvero quelle denominate "del Barbarossa", i moli in porto, fino ad importanti strutture quali il Palazzo Ducale.
Lo stesso toponimo di Cogoleto sembrerebbe derivare dalla locuzione "coquere lithos", considerazione che attualmente e contraddetta da varie tesi, ma che in passato era accettata dato che si tramandava di prime fornaci gia in epoca romana. Sebbene si possa trattare di tradizione popolare, ciò fa riflettere su quanto gli antichi cogoletesi considerassero l'attività della calce quale loro principale fonte di sostentamento, tanto da giustificare la presenza del paese sulla costa quale luogo dove si "cuoceva la pietra".

 

Curiosamente il primo documento che accomuna Cogoleto alla calce, risalente al 1414, e relativo ad un mutuo che poteva essere estinto con forniture di calce, questo fatto lascia solo immaginare quanto essa potesse essere preziosa per l'economia dell'epoca. Nella prima completa descrizione della Liguria, ad opera di Giustiniani e datata 1537, l'autore nomina la "villa di Cogoreto, qual fa venticinque foghi (famiglie) et vi sono gran numero di fornaci". Un milione di fascine di legna all'anno delle quali solamente sessantamila prodotte in loco, una flotta di venti vascelli privati e più di un centinaio di marinai era l'indotto per una dozzina di fornaci: questi i numeri di Cogoleto, per introiti quattro volte superiore a Vado Ligure, concorrente all'epoca.
Indubbiamente tutto lascia pensare che fu proprio il settore della produzione della calce a costituire per secoli il motore della vita del paese, anche perché dietro ogni accensione di camino e scarico di cotta, vi erano tutta una serie di attività che permettevano il funzionamento del ciclo della calce, dal trasporto all' acquisto del legname, dall'estrazione della pietra alla cottura nei forni, senza dimenticare l'attività marinara ed il commercio, oltre alla preziosa manutenzione dei forni: un paese intero in funzione della produzione di calcina. Un'attività che ha portato il nome del paese fra le contese di palazzo di Genovesi e Savonesi, una popolarità che oggi riscopriamo attraverso le carte antiche dove Cogoleto in alcuni casi e uno dei pochissimi paesi della costa citati al pari di città di gran lustro, momenti di un passato che possiamo solo immaginare, gustando oggi un po' di ciò che il tempo ci ha lasciato. A tal proposito, e stata allestita con la preziosa collaborazione dell'Università agli studi di Genova, una mostra sulla storia della calce cogoletese nella quale e stato presentato alla cittadinanza il progetto di restauro di una delle tre fornaci antiche ancora esistenti. L'amministrazione comunale e inoltre impegnata a proseguire il "percorso della calce" presente lungo le vie del paese, completandolo con un museo sulla calcina presso le due fornaci attualmente in restauro, uno spazio in corso di costruzione che attende ora un allestimento definitivo.

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La fornace dei Fratelli Valle

In Via Molino della Rocca.

Un tempo era ubicata sulla riva del mare al posto del Palazzo "Maxian" in Piazza Matteotti (in fundu à staziun)

 

Maxian

 

 

Fornaxin

 

 

 

 

 

Fornace dei Bianchi Fornace dei Vallarino

 

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