Percorso della Calce

* Conosci la Storia della produzione della Calce a Cogoleto *

Enti contribuenti

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Il Percorso della Calce

Secondo la tradizione locale la produzione della calce è all'origine del toponimo Cogoleto, infatti si pensa che derivi dalla locuzione ''coquere lithos'', cioè cuocere le pietre. Il primo documento riguardante la produzione della calce a Cogoleto è datato 1414 anche se l'origine di tale attività risale sicuramente a tempi molto più lontani. Favorito dalla presenza delle cave di calcare situate in zone non lontano dal mare, principale via di trasporto, e dalla possibilità di ricavare combustibile dai boschi vicini per alimentare le fornaci, Cogoleto aveva basato la sua economia sulle attività legate proprio alla produzione della calce.

Casella di testo: Scalo I Scalo V

Scalo II

Anticamente le fornaci sorgevano nella zona centrale dell'abitato in prossimità degli scali, perché il mare era la principale via per il trasporto, ed erano definite ''a fuoco intermittente'' in quanto tra una cottura e la successiva dovevano essere spente, mentre nell'Ottocento sorgevano vicino alla cave di calcare ed erano definite ''a fuoco continuo'' permettendo così una produzione costante e continua. Con la calce di "Cogoleto" furono realizzate molte opere importanti dell'Architettura Genovese tra cui il Palazzo Ducale, l'Arsenale, l'Albergo dei Poveri e anche strutture difensive. Per mettere in evidenza e valorizzare alcuni aspetti della storia e tradizioni di Cogoleto relativi alla produzione della calce, è stato realizzato un percorso (con il contributo del Comune di Cogoleto, Genova 2004, Comunità Montana Argentea, Provincia di Genova e Fondazione Carige) che si snoda all'interno del Centro Storico di Cogoleto, lungo Via Rati e Via Cristoforo Colombo, suddiviso quindici tappe con altrettante formelle in ceramica, realizzate dai ceramisti di Cogoleto Luca Damonte e Brunella Ratto. Cinque formelle rappresentano scene inerenti l'estrazione della pietra calcarea nelle cave retrostanti il centro abitato, la produzione della calce nelle fornaci, il trasporto della stessa con i bastimenti; otto gli scali da cui prendevano il mare le imbarcazioni di Cogoleto; due le contrade.

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Scalo VI

Scalo III

Scalo VII

Scalo IV

Scalo VIII

Piazzetta del "Fornaxin"

In Via Rati 53 (lato piazzetta denominata Fornaxin) - Da questa formella iniziano le rappresentazioni inerenti la produzione della calce. Viene raffigurata la fornace detta del "Fornaxin" e viene spiegata l'origine del toponimo Cogoleto .

Vico alle Cave

In Vico alle Cave (antica via d'accesso alle zone di estrazione della pietra calcarea) -

La formella mostra una cava di pietra calcarea con alcuni uomini impegnati nel loro lavoro e sono inoltre indicati i nomi di alcune cave.

Via alle Fornaci

In Via Piave (angolo con Via C. Colombo) - Sono raffigurate le fornaci (definite di tipo intermittente) "Valle" e "Schelotto" e sullo sfondo l'inizio della antica Via delle Fornaci oggi denominata Via Cristoforo Colombo.

Fornace Bianchi

In Piazza Matteo Raimondi - E' raffigurata la fornace "Bianchi" anch'essa situata lungo l'antica Via delle Fornaci. Sullo sfondo, oltre le case, si possono notare i monti dell'entroterra di Cogoleto. E' inoltre spiegata l'importanza e l'uso delle "fascine"

Fornaci Loreto e Poggi

Il percorso si conclude con un'ultima formella collocata nell'angolo tra Via C. Colombo e Passo Mazzini raffigurante le fornaci "Loreto" e "Poggi", ormai spente ed alcuni marinai impegnati a caricare la calce su una imbarcazione.

Contrada Bastimenti

In Via Cristoforo Colombo - Tratta da una immagine di Cogoleto della seconda metà del 1800.

Contrada del Rivaro

In Via C. Colombo - Nel 1774 alcuni marinai di Cogoleto affermarono che quando il mare era agitato era consuetudine prendere terra nello scalo della "Contrada del Rivaro" poiché in detto scalo il mare faceva meno impressione.